ADALINDA
GASPARINI
PSICOANALISI E FAVOLE
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FAVOLE
ITALIANE ANTICHE, DIALETTALI E
ALLOGLOTTE, SCELTE,
TRASCRITTE, TRADOTTE, ANNOTATE
DA ADALINDA GASPARINI
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Francoprovenzale: Le valet |
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Piemontese: Ir Papagal |
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Occitano: La
partënso dë la
fantina |
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Emiliano: Al ladr
unurà
Bianca
come neve rossa come sangue
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Ligure: O dente
d'oo |
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Toscano: Il
Gatto Mammone o La Bella Caterina;
La regina
Marmotta; Il Re
Porco; La treccia
rossa; L'indovinello;
La
scatola di cristallo; Giovannin
senza paura, Il
mortaio d'oro, La
verdea, Il
Re Serpente,
Il figliolo del Re di Francia
Toscano letterario: (Ser
Giovanni, Il
Pecorone)
L'aquila
d'oro, Miracolo
del martire San Miniato e guarigione di
Costantino imperatore; (Boccaccio,
Decameron) Griselda. |
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Napoletano letterario (Basile,
Cunto de li cunti): La
principessa di Vallepelosa (storia
cornice); L'orsa;
La
Gatta Cennerentola; La
foresta d'agli; Li
tre cetra; Cannetella;
La
cerva fatata; Li
sette palommielle; Lo
cunto dell'uerco; Lo
cuorvo; Lo
mercante; Lo
polece; Lo
scarafone,
lo sorece e lo grillo; Lo
serpe; Lo
viso; Penta
mano-mozza; Mio bel bambino; Petrosinella; Pinto
smauto; Sole,
Luna e Talia; Violetta,
Li
tre ri animale |
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Corso: U tempo
chi Berta filava |
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Sassarese: Lu
Babborchu |
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Gallurese: Maria
Intaulata |
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Catalano algherese: Belindu lu
mostru |
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Logudurese: Maria 'e
su boscu;
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Tabarchino: U
Sciaixettu |
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Campidanese: Is tresgi
bandius |
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Italiano letterario: Storia di uno,
Giovannin Senzapaura che partì di casa per
imparare cos'è la pelle d'oca (Gramsci, Quaderni
dal carcere - da Wilhelm
Grimm); Giovannin
senza paura (Calvino, Fiabe
italiane - dalla tradizione italiana) |
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Aree linguistiche,
dialettali e alloglotte
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Va affermato nel modo più esplicito
che un’azione diretta a comprimere e
soffocare il flusso vitale delle
minoranze è grave violazione della
giustizia; e tanto più lo è, quando
viene svolta per farle scomparire.
Risponde invece ad una esigenza di
giustizia che i Poteri Pubblici
portino il loro contributo nel
promuovere lo sviluppo umano delle
minoranze con misure efficaci a favore
della loro lingua, della loro cultura,
del loro costume, delle loro risorse
ed iniziative economiche. Qui però va
rilevato che i membri delle minoranze,
come conseguenza di una reazione al
loro stato attuale o a causa delle
loro vicende storiche, possono essere
portati, non di rado, ad accentuare
l’importanza degli elementi etnici, da
cui sono caratterizzati, fino a porli
al di sopra dei valori umani; come se
ciò che è proprio dell’umanità fosse
in funzione di ciò che è proprio della
nazione. Mentre saggezza vorrebbe che
sapessero pure apprezzare gli aspetti
positivi di una condizione che
consente loro l’arricchimento di se
stessi con l’assimilazione graduale e
continuata di valori propri di
tradizioni o civiltà differenti da
quella alla quale essi appartengono.
(Giovanni XXIII, Pacem in
terris, 1963) |
Aree alloglotte |
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