L'ORO DEL RENO |
LA VALCHIRIA |
SIGFRIDO |
IL CREPUSCOLO DEGLI DEI |
FINE DELL'ANELLO - L'ORO
DI WAGNER BIBLIOGRAFIA, FONTI MITICHE E FIABESCHE |
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PER IL NARRATORE VIRTUALE DI CLASSE SUPERIORE
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Da questa pagina del sito di
Adalinda
Gasparini Psicoanalisi e favole si
accede alle sintesi dei libretti delle quattro
opere dell'Anello del Nibelungo con le
illustrazioni di Arthur Rackham. Il fading degli dei del
Walhalla, preceduto dalla rottura del filo del
destino delle tre Norne, che sono le prime a
dissolversi, all'inizio del Crepuscolo degli
dei, è la scomparsa delle creature sia
umane che divine, sia divine che umane. Gli eroi
del XX secolo potranno avere un'origine
extra-terrestre, come Superman, saranno ancora
potentissimi, magicamente o sovrumanamente
potenti, ma rigorosamente mortali, tutti
vulnerabili per un tallone d'Achille, che
corrisponde alla schiena di Sigfrido. L'eroismo
perfetto e l'assenza di paura del discendente di
Wotan avevano indotto Brunilde a non rendere
invulnerabile la sua schiena, perché non avrebbe
mai voltato la schiena per fuggire da un
combattimento. Vale a dire che il suo perfetto
eroismo implica la sua debolezza: proprio su
indicazione di Brunilde Hagen figlio di
Alberich lo uccide con un colpo di lancia nella
schiena. Stiamo osservando che i generi
narrativi si separano nella storia umana da
una narrazione considerata divina, scritta da
profeti ispirati da Dio come la Bibbia,
rivelata da un angelo e imparate a memoria
dall'ultimo profeta come il Corano, o scritta
da Vyāsa, appellativo di Krisna, come il
Mahabharata. Ogni popolo si autonomina come
genere umano, distinguendosi da tutti gli
altri esseri umani, non umani quanto loro,
barbari, come i greci antichi dai loro
confinanti, barbari, balbuzienti, ovvero
cattivi parlanti. Identità individuale,
familiare, di clan, di rione, di città, di
nazione, di continente - ancora con difficoltà
- forse del mondo intero? Quel che sappiamo è
che non si conosce nella storia un'identità
che non si sostenga sul suo opposto,
maschio/femmina, buono/cattivo, amico/nemico,
intimo/estraneo, colto/ignorante,
bello/brutto, ecc. E se Dio e gli dei
svaniscono, se il fuoco li consuma, come
immaginare un racconto che legittimi
l'identità di un popolo? Occorre una storia,
una storia forte, quella della potenza di Roma
per il fascismo italiano, quella della razza
ariana contrapposta alla stirpe ebraica, dei
sani contrapposti ai malati, e Wagner viene
adottato come annunciatore-sostenitore del
nazismo. Tuttora molte persone, anche colte,
ignorano l'amicizia di Wagnere e Bakunin e la
sua partecipazione diretta ai moti del 1848.
Alberich è l'immagine del capitalista che
umilia e sfrutta gli operai, ma essendo il
nemico può diventare l'ebreo, e del resto
l'antisemitismo di Wagner è certo, e il naso e
i capelli di Alberich e di suo figlio Hagen
nelle illustrazioni di Arthur Rackham possono
ben identificare il cliché dell'ebreo. Gesamtkunstwerk:
il folle Ludovico II di Baviera costruì
per Wagner il Festspielhaus di Bayreuth,
dove tuttora si celebra il rito della
rappresentazione integrale della Tetralogia con
le sue diciassette ore. Cominciamo col dire che la scrittura di Wagner è di livello abbastanza alto da meritare l'apprezzamento di Schopenhauer, che lo considerava più grande come scrittore che come musicista. Legare la mitologia greca e latina, il Vecchio e Nuovo Testamento, le saghe norreniche e i poemi alto-tedeschi era già un'impresa titanica, ma articolare tutto questo con materiali fiabeschi dei Fratelli Grimm - che a loro volta rielaboravano in misura imponente Basile, Perrault e altre fiabe vicine - e inserire elementi di sua invenzione, come l'anello che conferiva potere sul mondo al suo possessore, era possibile solo a un genio. Ma il titanismo perfettamente espresso, allo stesso tempo colto e popolare, raffinatissimo e kitsch, che affonda la penna nel passato e riscrive nel presente, non stupisce più della parentela generativa con il fantasy contemporaneo, che riconosce il suo debito con l'operazione letteraria di Tolkien e troppo spesso dimentica Wagner. Si racconta che a chi gli chiedeva del suo debito con Wagner Tolkien rispondesse che i loro anelli erano entrambi rotondi, e che qui finiva l'analogia. Chiunque legga la Tetralogia e il Signore degli anelli può vedere quanto debba Tolkien a Wagner, a meno che non ipotizzi l'esistenza di una musa ispiratrice scesa a ispirarli entrambi a distanza di un secolo. L'intreccio fra generi, soprattutto mito, epica e fiaba, caratterizza Wagner e il fantasy contemporaneo, che riprende da dove finisce la Tetralogia: non c'è più alcun Dio né dei, sono finiti gli immortali, e con loro gli eroi destinati ad essere assunti in cielo. Supereroi I primi supereroi, capaci di risolvere problemi impossibili per le istituzioni e per tutti gli altri esseri umani, sono i detective. Il letteratura il primo detective appare nel 1841, si chiama Auguste Dupin e lo dà alla luce Edgar Allan Poe. Le conquiste scientifiche e tecniche hanno cambiato la nostra vita a partire dal XVIII secolo, e non è un caso che siano l'intelligenza, l'immaginazione e il pensiero abduttivo - che gradualmente inferisce il quadro generale da particolari considerati insignificanti da tutti gli altri, fino a trovare la soluzione - le doti che rendono straordinario e prezioso per la comunità il detective. Come l'eroe antico, l'eroe moderno ha caratteristiche straordinarie ed è prezioso per la comunità, come l'eroe antico bonifica aree malefiche o elimina creature dannose ripristinando o estendendo il benessere del suo popolo: popolo che coincideva idealmente con la propria comunità di parlanti. Non diversamente l'eroe contemporaneo salva il suo popolo, ma il popolo è ormai l'intero mondo. Se agisce contro altri esseri umani, lo fa giustiziando nemici che agiscono per cattiveria, simili, per così dire, a Tifeo, ultimo figlio di Gaia unita al primigenio Tartaro, che fino a quel punto non aveva generato nessuno. Tifeo è illimitatamente grande e divorerebbe il mondo, come racconta Esiodo nella Teogonia, se Zeus e tutti gli dei suoi alleati non lo neutralizzassero seppellendolo nell'Etna. Ma dall'Etna l'immortale figlio di due potentissimi primigeni immortali manda fuoco e lava, e anche i venti malefici, imprevedibili a differenza di Eolo e della sua famiglia, e causa la distruzione delle navi e dei raccolti senza che gli esseri umani possano difendersi. Nella storia dell'uomo, come la raccontano i miti delle origini, c'è sempre un difetto irriducibile, destinato a produrre danni prima o poi, e anche se un particolare mito viene a capo della minaccia, solitamente mortale, il pericolo più grave deve ancora venire. Il mito, qualunque mito, sa e non tace le contraddizioni irriducibili della condizione umana, le stesse rilevate e indagate da Sigmund Freud, la cui disciplina, come la mitologia, non offre soluzioni se non temporanee ai suoi fruitori. Adamo ed Eva vengono cacciati dal loro Creatore onnipotente che ha dato loro un'autonomia perché infrangano immediatamente il suo divieto. Nel Nuovo Testamento manda a risolvere qualche vecchia contraddizione suo figlio che non è un semidio, ma uomo e dio insieme, ma pare che anche in questo caso la contraddizione si sposti senza ridursi: il potere dello stato, quello tutto umano, dovrebbe separarsi da quello divino, potere temporale e spirituale dovrebbero diventare indipendenti: si dovrebbe dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio (Matteo 22,21, Marco 12,17, Luca 20,25, Tommaso 100, 2-3). Ma Stato e Chiesa si sono alleati nel 313, e procedono solidali, se non d'amore, certo d'accordo. Anche se i semidei si sono dissolti, esistono ancora esseri potentissimi, supereroi, le cui prerogative possono derivare dalla loro origine extraterrestre (Superman, nato nel 1938), dal morso di un ragno (Spider-man, 1962), dal bagno nel fiume contenente sostanze radioattive (Lo chiamavano Jeeg Robot, 2015), ma nessuno di loro è immortale, né ha alcuna possibilità di essere assunto in cielo. Il detective, lo abbiamo detto, nasce con Edgar Allan Poe (1841), diventa famoso come Sherlock Holmes (1887), insuperabile per intelligenza e pensiero abduttivo - il pensiero che inferisce il quadro generale da un particolare, di solito trascurato dagli altri come insignificante. Sherlock Holmes venne ucciso nel 1891 dal suo autore Arthur Conan Doyle, che poi dovette riportarlo in vita per l'insistenza dei suoi lettori. Anche i supereroi moderni e contemporanei non possono morire? Vero, ma solo nel senso che le loro storie non possono raccontare la loro morte. Continuano a battersi per la salvezza degli esseri umani più deboli, o privi disuperpoteri, in film come quelli del ciclo di Guerre stellari (dal 1977), nelle serie come Trono di spade (dal 2011), nei giochi elettronici e di ruolo. Ammesso che Wagner pensasse
che l'arte avrebbe salvato il mondo, pare che
questa salvezza non sia vicina, per quanto si
continui a fare poesia dopo gli orrori del
Novecento che tutti sono, siamo stati costretti
a vedere. Quel che possiamo osservare è che le
narrazioni contemporanee - la nostra convinzione
è che Wagner sia il loro padre nobile - stanno
diventando, se non sono già, l'immaginario non
solo dell'Europa, ma di tutti gli abitanti della
Terra, accomunando generazioni, classi
sociali, popoli. Non sappiamo quali
trasformazioni possano darsi con un immaginario
mondiale per la prima volta unitario, ma
crediamo che valga la pena lavorare per
comprendere questo fenomeno nuovo e
appassionante. Da questa pagina si accede
ai file che riassumono le quattro parti dell'Anello
del Nibelungo corredate delle immagini di
Arthur Rackham, con un click sui pulsanti sotto
alle immagini a colori in alto. Si accede
inoltre al file che contiene gli appunti e la
bibliografia wagneriana Abbiamo tratto i riassunti dei libretti dal sito La Magia dell'Opera, e le illustrazioni di Arthur Rackham da Internet Archive (L'oro del Reno e La Valchiria e Sigfrido e Il crepuscolo degli dei). Ultima consultazione dei siti: 25 giugno 2020. |